Professionista della comunicazione a tutto tondo

Quando mi chiedono che lavoro faccio, sono sempre un po’ in difficoltà.

Spiego che lavoro in proprio, e pensano che sia un’imprenditrice.
No, chiarisco, sono una libera professionista nel settore della comunicazione.

“Ah, quindi hai un’agenzia di pubblicità?”, azzardano.
No, rispondo, non sono un’agenzia. Il lavoro lo faccio da sola, non ho dipendenti né collaboratori.

“Sì, ma che lavoro fai?”

Risposta breve? Parlo e scrivo.

Risposta lunga: per me la comunicazione è un tessuto fatto di trame diverse.
Comunichiamo per convincere le persone a fare qualcosa, o anche solo per indurle ad avere un’opinione migliore su di noi. Comunichiamo con persone che parlano una lingua diversa dalla nostra. E comunichiamo per mettere le persone a conoscenza di qualcosa, cioè per informare.
Persuasione, traduzione e informazione sono le tre trame della comunicazione di cui mi occupo e di cui, con il mio lavoro, sono un po’ il filo conduttore.

In concreto questo significa che, per quanto riguarda l’ambito della persuasione, scrivo pubblicità e testi promozionali. Lo faccio per i settori merceologici più svariati, e lo faccio creando il testo direttamente in italiano (copywriting) o adattando in italiano un testo fornito in inglese o in tedesco (transcreation). In casi eccezionali (come ad esempio questo) scrivo direttamente in inglese, a patto che il copy venga revisionato da editor madrelingua. Per gli spot radio e TV dirigo anche gli speaker in studio di registrazione. Copywriter, transcreator, direttrice del doppiaggio e dello speakeraggio e anche relatrice a seminari e convegni sulla transcreation: ecco, io sono tutta questa roba qui. Effettivamente facevo prima a dire “parlo e scrivo”…

Ma parlo e scrivo anche in un altro contesto, quello della traduzione. Infatti traduco sia a voce che per iscritto. Però non traduco qualsiasi cosa. Poiché in una vita precedente ho, in ordine sparso: lavorato nell’ufficio promozione di un’agenzia di concerti; scritto di musica su diverse testate; svolto attività di ufficio stampa per artisti indipendenti; rappresentato in Italia una società tedesca attiva nel recupero dei diritti connessi al diritto d’autore e nella revisione dei rendiconti royalty; selezionato e categorizzato 10.000 brani musicali per audio e video jukebox per conto di un’azienda inglese tra le più importanti a livello europeo… mi è sembrato logico specializzarmi in campo musicale. Come traduttrice dall’inglese e dal tedesco all’italiano traduco libri, comunicati stampa, biografie di artisti e altro materiale informativo-promozionale. Come interprete dall’inglese all’italiano e viceversa traduco perlopiù a interviste, round table e conferenze stampa.

E infine arriviamo all’informazione. Sono giornalista pubblicista: il tesserino l’ho ottenuto nel 2007. Oltre ad aver recensito dischi, ho intervistato artisti italiani e internazionali di tutti i generi musicali o quasi. Qualche nome che mi viene in mente? Rap: Frankie hi-nrg mc, Arrested Development. Pop: Cesare Cremonini, Take That. Jazz: Jamie Cullum, Pat Metheny. Classica: Federica Fornabaio. Dance: Geo from Hell. Indie: Cristina Donà, Zutons. Colonne sonore: Matteo Buzzanca, Yann Tiersen. Rock: Marlene Kuntz, The Styles. World music: Asa. Peraltro nel 2015 ho anche lanciato il mio magazine online, Face The Music, interamente fatto di interviste e playlist a tema.
Oggi scrivo soprattutto comunicati stampa e testi dal taglio editoriale per aziende di vari settori.

Ti ho creato confusione? Guarda questo video di 90 secondi e ti sarà tutto più chiaro, promesso.

Io lavoro con le parole, ma per me parlano i fatti.
Dai un’occhiata al mio portfolio: ci troverai lavori di copywriting, transcreation, traduzione, interpretazione e giornalismo.