
La transcreation va a scuola
Fino al gennaio 2022 avevo tenuto una trentina di interventi e seminari sulla transcreation. In Italia e all’estero, online e in presenza. Per traduttori, copywriter e universitari.
Mai per studenti delle superiori.
Quando la professoressa Francesca Sassi mi ha chiesto di tenere un webinar per tre quinte dell’Istituto di Istruzione Superiore “G. D. Romagnosi” di Piacenza, ero un po’ perplessa.
La mia prima reazione è stata quella di tirarmi indietro, temendo che la transcreation potesse risultare poco appetibile per un pubblico così giovane. Lei ha insistito e sono felicissima che l’abbia fatto, perché riproporre i miei spunti di riflessione in una chiave accessibile anche ai non addetti ai lavori mi ha molto appassionata.
L’esperimento deve essere riuscito, perché nel 2023 la professoressa mi ha proposto di tenere più lezioni per coinvolgere un numero maggiore di studenti. Ben sei quinte e sette terze del Tecnico, più tre terze e tre quinte dell’Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Turistici “A. Casali”. CaliMente, il giornale della scuola, ne parla a pagina 4 del numero di aprile 2023.
Chiedo alla docente qualche commento sull’esperienza e anche una riflessione su un tema che mi sta particolarmente a cuore. Ma andiamo con ordine: come le è venuta l’idea di farmi tenere un webinar sulla transcreation per i suoi studenti nel 2022?
“Perché sono una traduttrice prestata al mondo dell’insegnamento o forse un’insegnante prestata al mondo della traduzione, a onor del vero devo ancora capirlo! Scherzi a parte, ho scoperto davvero cos’è la transcreation soltanto nel 2015, alle Giornate della traduzione letteraria di Urbino, partecipando a un tuo seminario, uno dei più appassionati e appassionanti che mi sia mai capitato di seguire nel corso di questo evento annuale che offre sempre molti spunti di riflessione agli addetti ai lavori. Ricordo ancora la sensazione di stupore davanti a certe tue soluzioni particolarmente brillanti ed efficaci, il piacere – conosciuto ma allo stesso tempo sempre nuovo – di riflettere sulla lingua, sulle parole, sulla ricchezza delle diverse culture. Quando ho cominciato a insegnare nella scuola superiore di secondo grado, ho provato da subito il desiderio di dare questa stessa possibilità di stupore, di ‘illuminazione’ ai miei studenti. Ed è stato un piacere, al termine del tuo webinar nel 2022 così come il mese scorso, sentire i commenti dei ragazzi: ‘Prof, mi si è aperto un mondo!’, ‘Prof, ma non ci avevo mai pensato!’, ‘Sa, prof, ora ascolto e leggo le pubblicità in modo completamente diverso!’ Non c’è niente di più bello che vedere lo sguardo dei tuoi studenti illuminarsi.
L’idea di portare la transcreation in aula, tuttavia, nasce anche da una mia personale esigenza di proporre ai ragazzi un progetto nuovo, originale, che li aiuti davvero a sviluppare competenze professionali utili nel mondo del lavoro e possa fornire loro strumenti utili per l’orientamento post-diploma. Spesso, nonostante il grande impegno dei docenti nel cercare di individuare e fare proposte innovative diversificandole il più possibile, i percorsi PCTO finiscono per seguire binari già segnati in passato senza tenere conto che la società cambia continuamente, che i bisogni del mercato del lavoro sono in perenne trasformazione e che si delineano ogni giorno nuove figure professionali. Ora gli studenti appassionati di lingue e marketing che intendono continuare gli studi e lavorare in questi ambiti sanno che tra le varie strade che potranno percorrere nel loro futuro può esserci anche quella della transcreation.”
La mia lezione online è durata un paio d’ore, ma per gli studenti non è finita lì. In quali attività si sono cimentati?
“Dopo il webinar ho proposto ai miei studenti un ‘compito di realtà’: dovevano fingersi ‘transcreator per un giorno’, scegliere una headline o una pubblicità in tedesco e provare a renderla in italiano in modo efficace, mettendo in campo tutte le competenze necessarie e seguendo le varie fasi di lavoro da te indicate durante i webinar. Per questo progetto ho selezionato una serie di manifesti pubblicitari della Ritter Sport, famosa azienda tedesca produttrice di tavolette di cioccolato, poiché i suoi copy contengono spesso modi di dire, frasi fatte, sagaci giochi di parole, che possono essere complessi da rendere nella nostra lingua, ma che rappresentano al tempo stesso una vera sfida e uno stimolo per i ragazzi a far ricorso a tutta la loro creatività. In concreto gli studenti hanno dovuto ideare una presentazione in PowerPoint con una breve introduzione sulla storia dell’azienda e dei suoi prodotti, la descrizione di tutto il processo creativo dalla scelta del manifesto pubblicitario passando per l’analisi, il brainstorming e tutte le successive fasi fino ad arrivare alla backtranslation e alla scelta conclusiva della proposta da fare al committente, in questo caso io, la prof.
Altri colleghi di inglese, francese e spagnolo hanno proposto lavori di gruppo o analisi comparate di diverse pubblicità nelle varie lingue.”
Qual è stato il bilancio di quel webinar? Quale il feedback generale degli studenti?
“Il bilancio è stato estremamente positivo, tant’è che abbiamo riproposto le tue lezioni anche quest’anno, estendendole a una platea di uditori più vasta, non solo dell’Istituto Tecnico, ma anche del Professionale.
Superata la fatica iniziale di mettere in moto ‘le cellule grigie’, come direbbe Poirot, gli studenti si sono appassionati a questa attività e hanno proposto soluzioni davvero originali, che spesso mi hanno colpito per la loro inaspettata efficacia comunicativa. Anche i ragazzi che di solito incontrano più difficoltà hanno saputo ideare slogan arguti e divertenti e hanno potuto provare soddisfazioni che i compiti più tradizionali spesso non gli riservano. L’apprezzamento da parte degli studenti si è palesato anche nel corso degli esami di Stato, poiché molti, nella parte del colloquio dedicata al PCTO, hanno deciso di parlare proprio del tuo webinar sulla transcreation e delle attività svolte individualmente o in gruppo coi docenti di classe. Un vero successo.”
Nel 2023 le miei lezioni sono state rivolte anche alle classi terze. Proporre la transcreation ai 16enni è stato un azzardo?
“La ricezione da parte dei ragazzi e i loro feedback sono stati molto positivi. Sicuramente nel proporre questi incontri agli studenti più giovani è preferibile la presenza in aula rispetto ai seminari online; dopo gli anni di DAD forzata dovuti alla pandemia, i ragazzi sentono la necessità di ricominciare a guardarsi realmente negli occhi, tra loro e con gli adulti di riferimento, siano essi docenti della scuola o esperti esterni.
Ai più piccoli, che naturalmente non hanno ancora sviluppato conoscenze linguistiche e competenze tali da permettere lo svolgimento di compiti di realtà complessi come quelli proposti nelle quinte, è stato chiesto al termine del seminario di rispondere alle domande di un questionario sulla transcreation, per verificare e fissare gli apprendimenti. Molti colleghi di inglese hanno poi svolto insieme agli studenti un’attività di riflessione sul marketing internazionale e l’interculturalità in ambito pubblicitario.”
E veniamo infine alla questione spinosa che ho trattato in un altro post. La transcreation si può insegnare?
“Bella domanda! Una domanda simile me la fece anni fa il docente di scrittura creativa del master in traduzione letteraria e tecnica che feci poco dopo la laurea; mi chiese: ‘È davvero possibile insegnare a scrivere in modo creativo?’.
Rispondo ora come risposi allora, posto che la transcreation richiede uno spettro di competenze persino più ampio, perché prevede non solo creatività e una grande padronanza nella propria lingua madre, ma anche una perfetta conoscenza della lingua straniera da cui si ‘transcrea’ e della cultura che quella lingua rispecchia, nonché spiccate capacità comunicative e commerciali. Credo che il talento e la creatività siano doti innate, che possono essere coltivate e incentivate, ma non realmente insegnate. Sono una fiammella che può espandersi o restare piccina, ma è dentro di noi e se non c’è, non c’è.
Tuttavia l’attività metacognitiva, la riflessione sul processo transcreativo possono attivare intelligenze sopite o nascoste e, in ogni caso, contribuire a sviluppare una sensibilità linguistica (e non solo) fondamentale in ogni ambito.”